Il modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva è il documento centrale dell’attuazione delle politiche di safeguarding perché in esso sono descritte le misure adottate dall’ente sportivo per prevenire abusi, violenze e discriminazione e i protocolli da azionare nel caso in cui tali eventi si verifichino.
È fondamentale disciplinare nel Modello organizzativo:
- accesso all’impianto durante gli allenamenti, specialmente per gli atleti minori d’età;
- divisione e utilizzo degli spogliatoi tra atleti di sesso differente;
- divisione degli spogliatoi tra atleti e allenatori;
- accesso a spogliatoi e zone doccia nel caso in cui non si disponga di distinti spogliatoi per maschi e femmine;
- disciplina delle trasferte e dei pernotti per garantire stanze separate per gli atleti di sesso differente e per atleti e allenatori;
- garantire la contestuale presenza di almeno due allenatori o di un allenatore e un collaboratore/volontario durante allenamenti, gare e trasferte;
- disciplina degli eventi di squadra;
- formazione dei tecnici;
- supporto psicologico per gli atleti, anche per prevenire disturbi alimentari,
- creazione di un apposito canale di segnalazione;
- redazione della valutazione annuale;
- misure andoassociative per contrastare abusi, violenze e discriminazioni.