eSport – Inps: inquadramento previdenziale del content creator

Torniamo a parlare di eSport con un passo decisivo per colmare la lacuna legislativa:

L’Inps definisce la disciplina previdenziale da applicarsi e gli obblighi contributivi, a coloro che creano professionalmente contenuti digitali anche di carattere sportivo.

Si tratta dei pro player o cyber atleti, che partecipano, singolarmente o per squadre, alle competizioni e/o ai tornei di eSport, praticando uno sport virtuale affine alla disciplina sportiva di riferimento, con la previsione di un premio.

L’inquadramento del lavoratore varia in base all’attività concretamente esercitata.

In presenza dei presupposti del d.lgs. 36/2021 (artt. 25 ss), primo tra tutti il riconoscimento della disciplina eSportiva ad opera del CONI/CIP e l’inserimento nell’elenco allegato al Regolamento di attuazione del Registro Nazionale delle Attività Sportivo Diettantistiche (RAS), i rapporti AUTONOMI di lavoro “virtuali” possono beneficiare della normativa del lavoro sportivo, con iscrizione alla Gestione Separata INPS, specie laddove gli sport virtuali vengano promossi attraverso l’appartenenza del pro player ad una squadra.

Diverso è il professionista autonomo che opera nel mercato degli eSport in regime di impresa con attività commerciale (es. youtuber oppure twitcher): in questo caso non potrà applicarsi la disciplina sportiva ma quella “ordinaria” del lavoratore autonomo nel settore terziario-commerciale.

Per chi intenda approfondire, ecco il testo della circolare 44/2025

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